La Meditazione della Consapevolezza è un metodo che ci aiuta a vivere in pienezza, con totale presenza mentale, disinnescando il “pilota automatico”.
Fare le cose per abitudine, senza pensarci, è uno dei modi più facili per perdere la consapevolezza e lasciare che il tempo ci scivoli addosso. Il tempo presente è l’unico tempo certo che abbiamo ed è l’unico di cui siamo veri protagonisti.
Ti sei mai chiesto se lo stai vivendo pienamente?
Spesso siamo proiettati con la mente tra i rimpianti del passato e i progetti o le preoccupazioni del futuro e nel “qui e ora” ci stiamo soltanto distrattamente, sovrappensiero, con un piede qui e la testa di là. Alcune pratiche di Mindfulness ci possono aiutare a fermare l’attenzione su ciò che stiamo facendo oggi, per rimanere connessi mente e corpo. Come in tutte le cose, è solo questione di allenamento.
Nella Mindfulness rientrano sia pratiche di meditazione formale, in cui ci si dispone in una certa posizione e si medita in silenzio per un certo tempo, ma ci sono anche pratiche informali di meditazione. Si tratta di esercizi semplici, che si possono fare quotidianamente, per essere protagonisti attivi e presenti della propria vita quotidiana.
Il primo suggerimento è di prenderci anche solo un minuto ogni tanto, per dedicarci una breve pausa di attenzione, fare un respiro lungo e profondo, ascoltare l’inspirazione ed espirazione fino alla fine, e ripetere questa breve pratica per altre due o tre volte. Sentirai tu stesso come si propaga una sensazione di calma nella mente e nel corpo.
Ecco altri tre momenti in cui possiamo fare Mindfulness ogni giorno.
Quando mangiamo e beviamo
Non ingoiamo cibi e bevande distrattamente e di fretta. Per molti popoli mangiare è un momento sacro. Lasciamo spenti tv, radio e cellulare mentre cerchiamo di mangiare con consapevolezza, dando attenzione a ciò che abbiamo nel piatto. Coinvolgiamo tutti i nostri cinque sensi, mastichiamo piano e a lungo, assaporiamo ogni boccone, tenendolo più a lungo in bocca e prolungando la masticazione. Osserviamo ciò che mangiamo e beviamo, e diamo attenzione al nostro stimolo della fame. Ne beneficerà anche la nostra salute. In poche parole, quando stiamo mangiando, mangiamo. E quando stiamo bevendo, beviamo. Poi ci sarà spazio per tutto il resto.
Quando passeggiamo
Mentre camminiamo, chiediamoci dove stiamo andando, dove ci portano i nostri passi, com’è la strada che stiamo calpestando. Notiamo com’è la nostra andatura, la postura, come appoggiano i piedi, come si muovono le anche e le braccia…
Prima diamo attenzione a noi stessi, attraverso le varie parti del corpo, poi dedichiamo del tempo anche a osservare l’ambiente intorno a noi, a sentirne i suoni, ad ammirare con stupore ciò che ci circonda, come se vedessimo quel posto per la prima volta. Anche se è una strada che facciamo spesso, non diamo nulla per scontato. La mente del principiante ci regala la gioia dello stupore, non sciupiamola.
Quando suona il telefono
Suona il cellulare. Sentiamo il suo squillo o la vibrazione nella tasca o sul tavolo. Sarà una chiamata o forse la notifica di un messaggio? Lo squillo è qualcosa che ci riporta fortemente con l’attenzione al presente. Non avventiamoci sul cellulare, facciamo un paio di respiri profondi, poi rispondiamo. Notiamo che sensazioni ci trasmette questo momento. Come reagisce il corpo allo squillo e cosa pensa la nostra mente? E dopo la conversazione o il messaggio, dopo aver risposto, respiriamo profondamente.
Prova a fare questi tre esercizi o anche solo uno, a scelta, e scrivimi per farmi sapere il tuo feedback sulle sensazioni del momento.