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Mindfulness per il benessere nella terza età

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Praticare Mindfulness nella terza età: sono davvero tanti gli studi che confermano i benefici, sia a livello psicologico che fisico, della Mindfulness a ogni età, ma in particolare nell’età della pensione, quando l’individuo ha più bisogno di praticare attività che stimolino la mente e favoriscano l’attività cerebrale. Cosa che la Mindfulness fa molto bene, con benefici dimostrati sull’aumento della neuroplasticità cerebrale.

Fare meditazione con regolarità è uno stimolo costruttivo per le nostre connessioni neuronali. Purtroppo, con l’avanzare dell’età il volume della materia grigia tende a diminuire, ma la buona notizia è che questa regressione è minore nelle persone che meditano. Grazie alla Mindfulness possiamo rallentare il declino cognitivo e mantenere la nostra mente più lucida e “fresca”.

Fare meditazione aiuta a mantenersi giovani.

La terza età, come sappiamo bene, è segnata da un graduale declino dello stato di salute generale, delle competenze cognitive, con una perdita di qualità delle relazioni sociali e altri fattori di stress. E ciò può impattare sullo stato di benessere psico-fisico. Alti livelli di cortisolo, per situazioni stressanti vissute, possono generare a cascata altre problematiche fisiche: accrescimento del grasso addominale, insonnia, debolezza muscolare, ipertensione e disfunzioni del sistema immunitario.

La meditazione, agendo sulla riduzione dei livelli di cortisolo aiuta a mantenere uno stato di calma e benessere generale: uno studio del 2013, eseguito su alcuni studenti di Medicina (Srinakharinwirot University) ha mostrato che quattro giorni di meditazione sono sufficienti ad abbassare significativamente i livelli di cortisolo.

Dunque, la pratica della Mindfulness si rivela un ottimo alleato per mantenere quel grado di benessere in più. Il ruolo della “Meditazione della consapevolezza” può essere proprio quello di moderare la correlazione tra invecchiamento e benessere percepito, in quanto la pratica di meditazione come concepita dal “padre” della Mindfulness Jon Kabat-Zinn, focalizzandosi sull’accettazione, sulla pazienza e sull’ascolto di sé, aiuta la persona ad adattarsi ai cambiamenti senza giudicarli in maniera negativa e ad accettarli per quello che sono. La consapevolezza indotta dalla Mindfulness porta quindi ad accogliere con più positività la nuova fase della vita.

La Mindfulness contro i pensieri negativi.

In una ricerca recente (Dutt & Al., 2018) si è studiato il ruolo di Mindfulness e pensieri negativi ripetitivi nella relazione tra sintomi depressivi ed esperienze soggettive di invecchiamento. Per queste ultime si intende la consapevolezza di perdite e guadagni relativi all’avanzare dell’età. Sono stati reclutati 423 partecipanti di età compresa tra i 40 e 98 anni e, dopo quattro anni e mezzo, di questi 299 hanno partecipato alla seconda parte dello studio. I risultati evidenziano che la Mindfulness modera l’effetto negativo che alti livelli di consapevolezza relativi alle perdite hanno sui sintomi depressivi. In verso opposto, i sintomi depressivi peggiorano con l’aumentare dei livelli di pensieri negativi ripetitivi i quali, a loro volta, sono correlati ad alti livelli di consapevolezza delle perdite e bassi di quelli dei guadagni. Il contributo della Mindfulness nella consapevolezza dei guadagni ottenuti con l’avanzare dell’età non è molto pronunciato ma è positivo, come riportato nella letteratura precedente”. (Fonte: Istitutobeck.com).

Negli anziani, inoltre, sono molto spesso presenti vuoti di memoria e si verificano difficoltà di accesso al proprio bagaglio verbale, difficoltà di concentrazione, sintomi depressivi e stress. Anche qui, secondo recenti ricerche, la Mindfulness offre un significativo miglioramento nei sintomi di depressione e ansia, nella capacità di ricordare le parole di una lista, un elenco di cose da fare e le informazioni all’interno di una storia.

La pratica della Mindfulness si rivela quindi una strategia efficace per prevenire il decadimento cognitivo nella terza età e favorire la longevità. Se ti è piaciuto questo articolo leggi anche questo contributo sull’argomento.

Se vuoi provare, non esitare a contattarmi per partecipare a un’attività di gruppo o concordare una sessione personalizzata. Seguimi anche su Facebook per ulteriori aggiornamenti!

(foto: fonte pexels.com)

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